martedì 31 dicembre 2013

Buon 2014



Ciao 2014 ti stavo aspettando con ansia, 
che la Svolta abbia inizio .....

Vi auguro sogni a non finire e
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare ciò che si deve amare e
di dimenticare ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e
risate di bambini
vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere e credere in voi stessi.

domenica 29 dicembre 2013

Angeli Rock

Donne Rock che bella combinazione.
Ho da poco scoperto due voci che mi hanno stregato, talenti diversi ma entrambi emozionanti:


Tarya Turunen            Doro Pesch               Floor Jansen
       

Spazio al Rock, i video
  Tarya

 Doro

 Floor 



 Doro

 Floor  


 Doro

 Floor 

 Tarya   Doro   Floor  






sabato 28 dicembre 2013

5 - Cambiamento in Azienda e i suoi Principi Ispiratori

Principi Ispiratori del Cambiamento 
in Azienda con i Change Leader


Vision

Alle ragazze ed ai ragazzi delle Scuole quando presentiamo il nostro Progetto "Hi Guys Challenge" diciamo sempre:
"Cari Studenti oggi presentiamo a voi il nostro Progetto ed è come vedere il nostro Sogno che prendere forma, ricordate questo momento e le parole che vi dirò ora, fatevi guidare sempre dai vostri Sogni, attenzione sognate in grande tanto costa uguale e molti dei loro occhi si illuminano ! "

Quando si parla e si condividono pensieri con Persone adulte usare la parola Sogno è leggermente più difficile in quanto spesso gli adulti i loro Sogni oramai li lasciano chiusi e nascosti dentro i loro cassetti.

In Azienda andiamo a complicare ulteriormente la faccenda e la parola Sogno è quasi abolita abbiamo a che fare con cose concrete, tangibili, materiali, numeri, "schei" o meglio soldi, etc.

E' proprio così ?

- Nelle Aziende che vedono solo la crisi evitando di vedere la Svolta epocale in corso, è proprio così.

Queste Aziende continueranno il calvario che le stà portando a scavarsi la fossa sempre più profonda dalla quale difficilmente riusciranno ad uscire.

- Nelle Aziende che vogliono vedere la Svolta l'antifona è decisamente diversa e possiamo dire che non è proprio così.

Queste Aziende condividono e si fanno guidare da una adeguata Vision, fate in modo che questa Vision sia grande tanto costa uguale !
Condividere una Vision aziendale vuole dire identificare un obiettivo per realizzare un Sogno comune. 
La parola magica è ispirazione che vuole stimolare consapevolezza e orientamento verso una meta comune.

Di solito accanto alla Vision troviamo anche una Mission:
Definisce la cornice operativa nella quale l’Azienda intende operare, è elaborata dalla direzione ed è una lista di obbiettivi specifici e misurabili con delle priorità, un biglietto da visita che l’Azienda può esibire all’esterno, è compito dei Leaders assicurarsi che tutti i collaboratori la conoscano e ne acquisiscano i contenuti.

La Vision fornisce un quadro della futura evoluzione dell'Azienda, le azioni per raggiungere e completare il quadro.
Il Change Leader deve avere la capacità di guardare avanti, di visualizzare scenari futuri, strade nuove da intraprendere.
La Vision deve dare unicità, caratterizzare l’Azienda, il quadro deve essere realistico e ambizioso, ispirare tutti all’Azione in un’unica direzione condivisa, traducibile in Azioni quotidiane condivise a tutti i livelli aziendali, indistintamente dal ruolo.

La Vision è un Sogno, non solo formare, agire e pianificare ma anche visualizzare, sognare e credere.

L'Azienda è assimilabile ad un puzzle
Nelle organizzazioni ogni Persona è un pezzetto del puzzle e deve conoscere perfettamente la sua funzione, le mansioni, i compiti in definitiva occupare bene il suo posto.
Spesso manca questa informazione precisa sulla propria posizione e su ciò che fanno gli altri pezzi del puzzle e dove vanno posizionati, così sono posizionati nell'ordine sbagliato e non combaciano. 

Il Change Leader ha la visione globale di assieme del puzzle o del quadro e della Vision ed ha la responsabilità di facilitare la comprensione e condivisione di questa visione d’insieme a tutti, funzione per funzione.

Valori aziendali e valori personale devono trovare un giusto equilibrio all'interno della Vision che li deve integrare al meglio, creando una sinergia di comportamenti con una visione comune.

Uno dei grandi obbiettivi del Change Leader è di creare una cultura comportamentale del singolo in linea con la cultura aziendale.
Lo sviluppo della cultura comportamentale si ottiene attraverso: 
selezione del personale adatta alla funzione, formazione continua, coaching, valutazione delle prestazioni.
Angelo
331 3895772
angelovirago@gmail.com

Alcuni degli spunti e dei concetti trattati in questi Articoli sono stati ispirati dalla lettura del libro "Leadership e Gestione del Cambiamento" di Cesare Sansavini, libro che consiglio a tutti i "Leader" o "aspiranti Leader".


giovedì 26 dicembre 2013

4 - Cambiamento con il Change Leader, andiamo oltre la cultura dell'errore

Change Leader


Andiamo oltre la Logica dell'Errore
trasformandola nella Logica della Ricerca delle Cause !

Partiamo dal presupposto che ogni buon Leader deve essere:


Coerente tra ciò che Pensa, ciò che Dice e ciò che Fa

Questo vale ancora di più per il Change Leader che deve essere il fautore del Cambiamento a cui sono obbligate tutte le Aziende che vogliono cavalcare la Svolta Epocale in atto oggi.

Il Change Leader deve possedere attitudini personali orientate al Cambiamento, lo deve catalizzare, attirare, deve saperlo comunicare in modo motivante e coinvolgente ai collaboratori portandoli verso nuovi orizzonti. 

La tendenza comune nelle Aziende è quella di rimanere fermi alla così detta "Cultura dell'Errore" che ogniqualvolta si manifesta un inconveniente porta a cercare il colpevole tralasciando di concentrarsi nel cercarne le Cause.

La persecuzione dell’errore instaura un clima terroristico che penalizza il senso di iniziativa dei collaboratori.

Il Change Leader conosce e si preoccupa che eventuali errori possono portare alla perdita di autostima nei collaboratori e che la paura di sbagliare li possa portare a bloccare i loro comportamenti innovativi orientandoli verso atteggiamenti cauti e conservatori.
La "Cultura dell'Errore" porta alla ricerca di alibi e giustificazioni e a cercare un “capo espiatorio” e a uno scarico di responsabilità verso gli altri, noto nelle Aziende come “scarica barile”.

Questa ricerca del colpevole dell’errore porta ad ignorare la Causa che ha portato all'errore stesso. 


Per rendere i Collaboratori attori del Cambiamento, il Change Leader capisce e sa che bisogna perseguire e concentrarsi sulla Causa e porvi rimedio, tralasciando almeno inizialmente chi ha commesso l’errore.
Dopo aver analizzato la Causa, risolto il problema ci si può concentrare nel riprendere il collaboratore formandolo affinché l’errore sia capito, definitivamente eliminato e il suo ripetersi sia reso impossibile.
Ovviamente qualora lo stesso errore si ripeta per negligenza del collaboratore allora si che il Change Leader deve interviene con un’azione punitiva.

“Ama la verità, perdona l’errore” così parlava Voltaire, cercare le Cause degli errori per evitare che si ripetano e non per punire i colpevoli.

Alcune domande da porsi possono essere:
Cosa possiamo imparare da questa situazione negativa ?
Perché siamo arrivati a questa situazione e come potevamo evitarla ?
Possiamo trasformare il problema in una azione di miglioramento ?
Come possiamo evitare che possa ripetersi ?

Il Change Leader sa che il fare, prendere decisioni, rischiare porta alla possibilità di commettere errori, ma il danno provocato da questi errori è spesso minore del danno derivato dall’immobilità e dall’incapacità o paura di prendersi dei rischi.
Bisogna avere la capacità e il coraggio di sbagliare, è impossibile innovare o migliorare quando non si è disposti ad accettare i fallimenti o gli insuccessi.

Ogni fallimento è un ostacolo in meno verso il raggiungimento dell’obiettivo
Ogni fallimento racchiude in se il seme di un successo equivalente

Il Change Leader conosce molto bene questi principi e si preoccupa di comunicarli in modo coinvolgente e motivante ai suoi collaboratori.


Angelo
331 3895772
angelovirago@gmail.com

Alcuni degli spunti e dei concetti trattati in questi Articoli sono stati ispirati dalla lettura del libro "Leadership e Gestione del Cambiamento" di Cesare Sansavini, libro che consiglio a tutti i "Leader" o "aspiranti Leader".



martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale

è
un
giorno
speciale
e merita un
articolo speciale
per una volta diamo
spazio ad un momento di
 riflessione
x fermarci un
attimo a riflettere e
a meditare con calma,
ad assaporare una buona
dose di serenità magari anche di
felicità, che solo questo momento sa
dare, vorrei
pensare a tutti,
amici e non, vicini e
lontani, recenti e passati,
chi incontro spesso e chi di rado,
 quelli ricordati sempre e quelli dimenticati,
chi mi ha fatto soffrire, coloro a cui devo tanto e
a chi non devo nulla, ai nomi di tutti quelli che sono
passati nella
mia vita e
da cui ho
imparato
tanto a tutti
Buon Natale

lunedì 16 dicembre 2013

3 - Cambiamento e Atteggiamento in Azienda

Siamo pronti a questa metamorfosi ? 


Nell'Articolo 1 e nell'Articolo 2 sul Cambiamento abbiamo scritto sinteticamente di aspetti legati alle caratteristiche del Leader, innate o acquisite, applicabili anche a tutti coloro che puntano a Migliorare. Atteggiamenti che il Leader deve trasferire ai Collaboratori per mettere in atto il Cambiamento.
In questo Articolo vediamo alcuni atteggiamenti dei Collaboratori che il Leader deve tenere sotto controllo, monitorare e modificare.
Evoluzione, CambiamentoMiglioramento quale Atteggiamento e Attitudine abbiamo in merito ? Negativa o Positiva ?
Un Leader ha per definizione e senza dubbi un'Attitudine Positiva, la base su cui costruire ogni successo. 

"E' possibile avere un'Attitudine Positiva senza essere un Leader

ma per essere un Leader bisogna necessariamente avere un'Attitudine Positiva"


E i collaboratori che Atteggiamento hanno di fronte al Cambiamento ?
Quale è la loro Attitudine ?
Tendenzialmente sono portati:
- Al Negativismo 
Spesso si nota la straordinaria capacità di scoprire ed esaltare gli aspetti negativi di ogni idea o proposta proveniente da altre Persone o dal proprio Leader, dimenticando quasi totalmente l'esistenza degli aspetti positivi.
Il nostro dizionario ci aiuta in questo essendoci molti più vocaboli che esprimono negatività rispetto a quelli che indicano positività !
Tendiamo “all’ascolto per criticare” e ci manca la capacità “dell'ascolto per condividere”.

- Al Conformismo
Una chiusura verso le nuove idee, al confronto, alla discussione per non uscire dalla propria zona di confort. 
Più radicata è l’area di confort, più forte è il Conformismo e la paura del Cambiamento.
- Al Giustificazionismo
Le giustificazioni sono un inno in difesa della mediocrità, un alibi che se accettato porta al ripetersi dell’errore, sono una difesa contro una minaccia presunta e bloccano il miglioramento
Un Leader che si giustifica tende a sfuggire alle proprie responsabilità e non accetta di assumersi l’onere dei propri errori.

Il vero Leader esprime il coraggio delle proprie azioni e nell’assunzione di responsabilità anche di fronte a errori non ha difficoltà ad ammetterli.
Il coraggio di dire “ho sbagliato io”.
La capacità di dire ho sbagliato è essenziale per avere successo, perché è catartica, non solo per i propri errori, ma anche per gli errori dei propri Collaboratori. 
Permette al buon Leader di accettare i propri errori, gettarseli alle spalle e procedere verso la fortuna.
Il Leader non può e non deve giustificarsi ma spiegarsi, deve trasformare la giustificazione in spiegazione, insegnando ai Collaboratori a riconoscere gli errori, affrontarli, porvi rimedio e fare in modo che non si ripetano.
Per correggere l’abitudine alla giustificazione dobbiamo semplicemente sostituire i SE e i MA (se avessi fatto ....) con i COME e i COSA (come/cosa posso fare x ....).



Il Leader deve essere coerente tra ciò che pensa, ciò che dice e ciò che fa, gli sarà più facile essere da esempio e seguito dai suoi Collaboratori.


Altra dote del Leader , da insegnare ai Collaboratori è sicuramente l'Umiltà, intesa come il mettere in discussione se stessi, tutto ciò che facciamo e come lo facciamo e dopo ogni Azione chiedersi Come/Cosa posso fare per migliorare ... 

Le migliori energie sono destinate all’analisi dei fatti e alla ricerca di soluzioni.

Confronto tra vincitori e vinti:
Il vincitore propone sempre soluzioni, ha un piano d’azione, dice “ci penso io”, trova risposte ai problemi, dice “ forse è difficile ma possibile”.
Il vinto fa il tifo per il problema, ha sempre una scusa, dice “non è compito mio”, trova sempre un problema a ogni risposta, dice “non è difficile è impossibile”. 

Angelo
331 3895772
angelovirago@gmail.com


domenica 15 dicembre 2013

2 - Cambiamento con il Temporary Manager o Manager Temporaneo

Temporary Manager o Manager Temporaneo


Cos'è oggi il Temporary Manager ?

Parlando di Cambiamento un sistema a disposizione degli Imprenditori che hanno la volontà di Migliorare la situazione della propria Azienda è quello di servirsi di figure professionali come quelle dei Temporary Manager o meglio Temporary Leader .

Queste figure professionali possono risolvere i problemi aziendali lavorando per Obiettivi senza trasformarsi in un peso per l'Azienda, qualora riescano a renderla autonoma dopo l'intervento.

Molto spesso l'Imprenditore si affida a presunti consulenti che si avvinghiano all'Azienda e rimangono a vita come un parassita diventando un costo fisso.

Oggi le Aziende possono affittare risorse di alto livello, con contratti a progetto o a tempo determinato, senza gravare sui costi fissi nel lungo periodo. 

Rispetto al consulente classico, il Temporary Manager si differenzia perché nel periodo in cui opera è parte dell'Azienda, non si limita a consigliare, ma vive la realtà quotidiana, a contatto con i mercati e i Clienti, dai quali riceve input che riporta in azienda.

Il Temporary Manager deve essere dotato di grande esperienza, teorica e sopratutto pratica, perché solo così può avere quella visione d'insieme dell'organizzazione che gli consente di intervenire in maniera consapevole e mirata.
Il Temporary Manager è un problem solver, professionale, con attitudine alla comunicazione, determinato nel raggiungere gli obiettivi fissati, un Leader naturale, traendo motivazione dalle sfide professionali, odiando la routine.


I vantaggi del Temporary Management

Costi - Il Temporary Manager viene pagato a contratto o a progetto standard prevede un solo mese di preavviso per la rescissione. 
I costi di un Temporary Manager sono chiari e prestabiliti, senza gli aggravi tipici del contratto a tempo indeterminato.

Rapidità - La rapidità di una svolta è spesso prioritaria rispetto all’entità del cambiamento stesso. 
La mancata soluzione di un problema o dell'avvio di un progetto, comportano costi difficilmente quantificabili, oltre al mancato nuovo fatturato, sicuramente superiori a quelli del Temporary Manager.

Flessibilità - Il Temporary Manager consente all'Imprenditore di definire la durata del contratto a progetto e/o il numero delle giornate in base alle necessità.
Apporta innovazione e competenze permettendo di sviluppare progetti in attesa o nuovi, per i quali le risorse interne sono considerate inadeguate.

Efficacia - Il Temporary Manager non è "contagiato" dall'operatività quotidiana, da pregiudizi e preconcetti e quindi propone soluzioni altrimenti estranee all'Azienda; 

Operatività - Il Temporary Manager è intellettualmente indipendente, punta al risultato ed è ben accetto dalla struttura perché il suo intervento è rivolto alla crescita e limitato a un arco di tempo prestabilito.

Ottimizzazione - Anche se l'attività di un'Azienda è positiva, ci sono sempre grandi spazi di miglioramento, che si possono tradurre in un sensibile aumento del margine, ricercando di volta in volta soluzioni adeguate alla realtà aziendale di partenza.


Angelo
331 3895772
angelovirago@gmail.com

sabato 14 dicembre 2013

1 - Cambiamento e Leadership in Azienda

Cambiamento e Leadership in Azienda

Evoluzione

L'Evoluzione è inarrestabile quindi anche il Cambiamento lo è, allora sfruttiamo il Cambiamento per Migliorare qualsiasi cosa o situazione ! 
Mi pare una bella idea ! Tu cosa ne pensi ?             
Però il Cambiamento mette ansia e paura, come modificare queste due contrapposizioni ?
Ho trovato una frase che esprime bene il concetto e riflettendoci bene risolve la questione rispondendo ad ansie e paure:
Non so se Cambiando le cose Miglioreranno,
ma per Migliorare,
le cose dovranno necessariamente Cambiare


Andare incontro a cose sconosciute fa uscire dalla propria “Zona di Confort” e mette in una situazione di insicurezza e di dubbio, ma avendo la necessità di Migliorare (parlando delle Aziende) per evidenti motivi vitali e strategici dovuti alla situazione economia, all'evoluzione del mercato, dei Clienti e dei concorrenti, bisogna osare e affrontare il Cambiamento.
Affrontiamo il Cambiamento finalizzato al Miglioramento in Azienda
Le Aziende che hanno deciso di affrontare il Miglioramento orientandosi verso il Cambiamento e la conseguente trasformazione che ne seguirà, devono rendere TUTTI partecipi, in base alle proprie competenze e funzioni, ma all’interno di un una visione comune.

Leadership significa condurre e condurre implica movimento, uscire dalla status quo.
Obiettivo del Leader è creare un’Azienda veloce e flessibile dove si vive il senso d’urgenza in tutto ciò che si fa, dove il Cambiamento è la parola d’ordine.


Delega: creare la mobilitazione di tutto il personale con conseguente motivazione quale naturale riflesso del coinvolgimento globale, passaggio da esecutore a intraprenditore.

Autonomia guidata e condivisa: in ogni angolo dell’Azienda il Personale è incoraggiato e autorizzato ad agire a proprio modo nell’ambito della direzione e della funzione, il leader deve fissare i limiti della direzione, condividerli e poi sparire letteralmente.
Il Personale deve portare la sua esperienza, ma attraverso un’autonomia guidata, all’interno di procedure, tattiche e strategie pianificate e applicate con azioni precise e mirate, non devono esserci schegge impazzite !

Empowerment: dare potere ai collaboratori, a qualunque livello gerarchico.
Potenziare il flusso informativo verso il basso, stimolare il senso di urgenza di tutte le attività aziendali.


Sfidare il cambiamento: mettere continuamente in discussione se stessi e tutto ciò che facciamo e come lo facciamo, portare i collaboratori dall’indifferenza alla propositività, renderli autori del cambiamento.
Ogni azione deve essere seguita da comportamenti coerenti, i collaboratori osservano più i comportamenti che le comunicazioni.
I cambiamenti vengono presi dalla direzione che deve preoccuparsi di comunicare in maniera coinvolgente le strategie per realizzarli.
La comune tendenza quando una cosa non va è quella di cercare il colpevole e non la causa.

E’ determinante saper e voler vedere gli errori o anomalie e porvi immediatamente rimedio, è possibile commettere un errore, ma una sola volta, adottando subito le opportune contromisure si impedirà il suo ripetersi in futuro.
Ama la verità, ma perdona l’errore; 
il Leader deve cercare le cause degli errori, non per punire i colpevoli, ma per evitare che si ripetano
Rischio: Si deve essere capaci di sbagliare, non si può innovare se non si è disposti ad accettare l’insuccesso o il fallimento, la cosa importante è saperli riconoscere e trasformarli in un'opportunità di Miglioramento.


Angelo
331 3895772
angelovirago@gmail.com